Una sensazione diversa comincia a prendermi in questi primi giorni di Dicembre.
E' una bella sensazione anche se non so precisamente cosa sia. Perchè per l'aria di festa forse è un pochino presto, anche se oggigiorno è tutto anticipato, ma è qualcosa che mi fa star bene e mi fa pensare. Comunque è una bella atmosfera che porta a pensare. Dapprima in modo introspettivo ma, subito dopo, c'è la strada dei ricordi. Ed allora si apre il teatrino dei "Dicembre di una vita" e del loro "essere" sempre diversi. I "Dicembre" di quando eravamo ragazzi prima dei dieci anni in una società semplice e rurale dalla quale però ci sentivamo protetti e "fiduciosi" del futuro. Avevamo poco ma era tutto quello che ci voleva. Le "cose" pubbliche essenziali, erano molto efficienti e manutenute in una maniera egregia e tutta la gente ci teneva molto perchè le sentiva "Sue". Magari si mangiava la carne solo la domenica ma ci importava poco perchè questo era controbilanciato da una "comunanza" di sentimenti positivi che erano spalmati in tutto il vicinato. Sentivamo ed eravamo certi che se avessimo avuto bisogno di qualcosa c'erano i vicini di casa che ci avrebbero aiutato. Ci sentivamo una comunità con il "comune" denominatore della "solidarietà". E questo era molto importante. Era una cosa essenziale che ci ripagava di qualche privazione. Poi vennero i "Dicembre" della nostra adolescenza. Il consumismo era già cominciato ma si riusciva a tenerlo a bada. Il sentimento di vicinanza continuava a persistere anche se qualche "crepa" si cominciava ad intravedere. Ma con l'aumento dei consumi, la possibilità di "andare via" dalla vita del paese con l'auto comprata con mille sacrifici ma che ci dava un senso di " stupida potenza" e l'illusione della libertà (e con il consequente aumento della voglia di competizione), cominciò a sfaldarsi, piano piano, anche il senso di comunità e l'interessamento continuo alle problematiche "casalinghe". Non era tutta colpa nostra perchè per lavorare bisognava "andare via". Il lavoro per i giovani non c'era tranne che per qualcuno che aveva meriti "particolari". E portare via la gente per molti giorni alla settimana per lavorare provocava lo sfaldamento progressivo della piccola comunità. Questo processo continuò per molti "Dicembre" della fine degli anni '90 del secolo scorso e degli anni 2000. Perchè si andava verso tutti i "Dicembre" pieni di luci, di regali e di lustrini. I "Dicembre" pieni anche di tanto edonismo e di "privacy". Poi ci svegliammo negli ultimi "Dicembre" dei nostri giorni pieni di luci, di "auguri", di ansia, di affanni e di stress. Pieni di auto luccicanti e di SUV. I "Dicembre" di oggi, quando ci accorgiamo, all'improvviso, che non riusciamo neppure a mantenere "adeguatamente" quello che i nostri genitori, che avevano fatto la guerra e lottato "veramente" per la libertà, ci avevano lasciato con fiducia, nella comunità e nella disponibilità di tutti, affinché lo mantenessimo al meglio. Ed allora non ci resta che aspettare quello che i "Dicembre del futuro" diranno di noi. Speriamo che si ricordino di noi come di quelli che si erano "distratti" per un momento, anche se non tanto breve. E speriamo che ci riconoscano qualche attenuante. Meglio di niente, sarebbe anche questo. Basta accontentarsi. Perchè l'alternativa non sarebbe per noi troppo onorevole.
Qualcuno, anche nel web, ti sprona ad aggiornare le pagine che hai sui social network ed, appena passa qualche giorno, ti ricorda che i tuoi "fans" aspettano nuovi aggiornamenti.
Quindi ti spronano ad impegnare tutta la tua migliore fantasia per poter esprimere concetti nuovi o semplicemente idee su argomenti e prospettive diverse.
Sembra che altri, invece, abbiano paura del web e delle idee tanto che si paventa anche la messa in campo di una sorta di identità digitale che non si sa bene a cosa dovrebbe servire se non per controllarti meglio.
Mi sembra di essere tornato a tanti anni indietro quando c'era l'ossessione di mettere sempre nuove regole. Perchè sembrava che senza un groviglio di regole non si potesse andare avanti. Salvo poi lamentarsi, magari, della troppa burocrazia. Quindi ritorna l'eterno dissidio tra coloro che pensano che senza regole non si possa andare avanti e quelli che credono nella più ampia libertà di espressione, in stile anglosassone, in stile "speaker-corner". Da parte mia, credo che, con la massima libertà di espressione, si possano raggiungere anche un miglioramento complessivo della società, oltre che una migliore partecipazione in tutti i sensi. Ovviamente rimanendo sempre fermi i principi di educazione e di reciproco rispetto.
Il tempo passa, gli anni volano via, ci troviamo prima giovani, poi di mezza età e poi nella "terza via" in un batter occhio, ma ci accorgiamo che tanto tempo è trascorso anche inutilmente. Si riaffacciano sempre i medesimi "stereotipi", le vecchie "fobie", i "pregiudizi" allo stesso modo di quando potevamo solo immaginare i "cellulari", i notebook, i pc e l'internet veloce come vere "chimere", come roba da extraterrestri. E quindi mi viene solo da pensare che il mondo tecnologico sia andato oltre mille aspettative, ma l'animo e la mente dell'uomo non l'abbiano seguito. Credo che siano rimasti gli stessi, anzi mi sembrano anche un pò "raggrinziti". E quantomeno si comportano allo stesso modo di quando non esisteva il web. Ed allora dovremmo forse cambiare obiettivo. Magari non mettendo il bavaglio a qualche mezzo tecnico che resterà sempre una cosa "inanimata" e "neutra", ma cercando di "programmare" diversamente coloro che lo devono utilizzare. Forse la cosa più appropriata potrebbe essere agire con l'istruzione, la formazione o molto più semplicemente attraverso la cosa che tutti abbiamo sempre conosciuto: la scuola. Ed anche con tutti gli altri soggetti preposti all'educazione nella sua più ampia accezione. E riconoscere che "fabbricare" nuove idee è molto difficile e dipende anche dall'ambiente circostante. Un pò come in Natura, come nel mondo "green"... per dirla "à la page". E senza nuove idee sarà finalmente tutto molto più "regolato" ma, forse, anche un pò troppo "scontato". Honest Maverick
Quanno, de notte, sparsero la voce che un Fantasma girava sur castello, tutta la folla corse e, ner vedello, cascò in ginocchio co' le braccia in croce. Ma un vecchio restò in piedi, e francamente voleva dije che nun c'era gnente.
Poi ripensò: "Sarebbe una pazzia. Io, senza dubbio, vede ch'è un lenzolo: ma, più che di' la verità da solo, preferisco sbajamme in compagnia. Dunque è un Fantasma, senza discussione". E pure lui se mise a pecorone. ******************
Il "suggerimento" di un grande Da quanto sopra ho capito "parecchio" ed ogni
ulteriore commento sarebbe veramente superfluo. Anzi andrò subito a ricercare
quel vecchio libretto "grigiognolo" dei primi anni 60 acquistato in
edizione economica con i primi risparmi (sui dolciumi ed affini) dove c'erano
quasi tutte le poesie di questo "poeta regionale", a mio parere,
molto "sottovalutato".
Un post di 10 anni fa ma sempre attuale. Lo ripropongo come fu scritto.Se qualcuno lo vuol leggere in italiano il Blog permette la traduzione.(opzione in alto a sinistra)
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I
do not think that the quality of life means to have as many shopping
centers available on which to choose, have two or three pharmacies in
competition, seven supermarkets almost all equal, but especially in a
country like ours, I would like to have a "Park of Montagnola" with many
paths on which to stroll and admire the churches and ancient castles, a
reading room with a discussion and a small bar where drinking a glass
of "Aleatico" wine, a small public swimming pool where you can spend a
summer's day and a small tasting bar summer typical products of our
area, a small museum or a better room equipped appropriately inexpensive
but remember where they were the works of the great area of our
(Peruzzi, Beccafumi, Idilio dell'Era, etc.) and the heroes of the
Resistance, and including public outpatient clinics, I do not say at,
but at least decent in every little hamlet, to enjoy the air of our old
elementary schools, which should be put back but not too much and gain
from the population because it is there that there was the smell of ink
edel chalk on the blackboard, took the festival of savings and trees,
and there was as something good, smell of fresh bread then released from
the wood oven.
And sit at a table with old friendsmen and friendswoman of a time watching the sunset over the hills.
Maybe
I woke up recently and I am still dreaming and I see another rise
condominium as a mushroom, a small shopping center and then all evening
at home to watch TV.
I believe that the quality of life that I want is no longer fashionable. Or wrong?
Honest Maverick Prodcutions -The international Site of Montagnola "Suavis Locus Ille" ****************************
Dieci anni dopo mi viene in mente: °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Qualità della Vita: una problematica a cui ciascuno dà la sua interpretazione. Ma alcune cose, credo, che siano necessarie per migliorare tutti la propria qualità: cura dell'ambiente, mantenimento del territorio e delle sue opere artistiche e possibilità di partecipazione. Oltre, ovviamente, alla facilità di accesso allo studio e al lavoro. Dopodichè credo che ciascuno possa costruirsi la sua Qualità, secondo le proprie esigenze ed aspirazioni. Ma un minimo comune multiplo di infrastrutture comuni e rivolte al sociale occorre che esista e progredisca.
Come
tutti gli anni (ormai è una consuetudine ) c'è la piccola dissertazione sul
Tempo d'Agosto. Un gran mese che merita una particolare attenzione
perché c'è la Natura in festa, nel suo massimo splendore, con le piante
che danno i loro frutti o li stanno preparando.
Ma non tutti i
mesi di Agosto sono uguali e questo dipende dalla diversa condizione
meteorologica che si verificata anche nei mesi precedenti. Perchè la
stagione ha influenza sulla Natura ed anche sullo stato d'animo delle
persone.
La Natura cambia di anno in anno. Per esempio qualche
anno fa avevamo numerosi concerti di cicale mentre quest'anno sono meno
frequenti. Per anni non vedevamo più le lucciole mentre quest'anno le
rivediamo.
Credo che l'Uomo sia l'essere più "stabile". Si sa
adeguare abbastanza bene alla vita di tutti i giorni e riesce molto bene
a sopportare la "routine" e la noia che, penso, sia in aumento.
Forse il nostro punto di osservazione è un pò limitato, un pò territoriale, ma non vediamo un impulso
tale che possa far fare un salto di qualità alla vivacità ed alla qualità della vita.
Mentre
sto scrivendo in TV c'è una dissertazione interessante sui giovani che
cercano sempre più la propria autonomia e le scelte di consumo degli
stessi sembrano testimoniare questa grande voglia: la libertà di
comunicare per cui la loro preferenza sugli smartphone e la voglia di
muoversi da cui i loro acquisti in mezzi di locomozione.
E loro
che si definiscono "millenials" parlano di essere i figli dei "baby
boomers", cioè di noi stessi, che di, vero boom, abbiamo per lo più
respirato i "fumi" finali.
Assistiamo, in questo mese di Agosto
2019, la voglia di "accomunare", "classificare" e "generalizzare", molto
spesso a sproposito, tutto e tutti. E, purtroppo vediamo aumentare
anche insoddisfazione ma anche tanta voglia di partecipare.
Ma, meno male che c'è la Terra che ci dona, in questo grande mese, i
suoi doni migliori con l'anguria e i meloni, con le susine e le
albicocche. Anche il fico si sta preparando per fornire i suoi pregiati
frutti che hanno anche un grande beneficio per la salute dell'uomo. E'
un magico mondo della Natura, con l'aria mattutina che ci parla per dirci che anche
oggi sarà un giorno di "festa" e di trasformazione dalla mitezza del
mattino alla calura quasi insopportabile nel mezzo del giorno. E tutti
gli esseri, animali e vegetali, si crogiolano, sonnacchiosi, in questa
atmosfera magica che sa di pace e di ristoro. E di bisogno di riposo.
Anche l'Universo se n'è accorto ed infatti prepara il suo solito
spettacolo di stelle cadenti, di luminose costellazioni, di cieli
stellati ed illuminati a festa.
Il Sole sorride con
tutta la sua maestosa potenza. Sembra volerci dire di non sentirci mai
soli, perché, in fondo, nel caso in cui ci sentissimo malinconici e un
pochettino soli, c'è sempre Lui. Il vero Re.
Quindi
mi voglio congedare da Voi fino a metà Settembre per prepararci ad un Autunno ed Inverno che
speriamo speciali e fruttuosi per noi tutti.