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venerdì 31 luglio 2009
A ME SEMBRA TUTTO TROPPO FACILE
giovedì 30 luglio 2009
Il modo di saper presentare le cose
Intorno alla metà del 1800 un giovane marchese con il vizio del gioco si ritrovò in miseria e dovette vendere tutte le sue proprietà per pagare i debiti. Il suo fu un tracollo finanziario definitivo, con vendita delle proprietà e per il mantenimento di tutti i giorni dovette assoggettarsi alla condizione di fare l’operario.
La mattina si presentò ad una compagnia di spalatori e cominciò il suo lavoro assieme agli altri operai che ovviamente sorridevano e/o sogghignavano, come avrebbe fatto chiunque.
Il marchese se la cavava male e si vedeva che a malapena reggeva l’animo coi denti. Il momento più critico fu verso le ore 10,30 quando al posto delle solite brioches c’era un mucchio di sabbia da caricare su un carretto.
Venne l’ora di pranzo ed allora anche gli altri operai presero di mira il marchese in special modo per quello che avrebbe consumato al posto delle grandi pietanze servite dalla servitù e della frutta fresca.
Alcuni di loro domandarono subito al marchese cosa di bello avrebbe consumato. Il marchese aprì il fagotto a quadri, tirò fuori un tegamino, lo esaminò attentamente ed esclamò: “ toh che sciccheria….Pâté de haricots e merluzzo affumicato del Baltico”. Gli altri non sapendo bene di cosa stesse parlando non si resero conto che ci aveva solo “zuppa di fagioli rassodata e un pochino di baccalà raffreddato” e pensarono che a questo ex- marchese qualcosa di prezioso fosse rimasto.
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mercoledì 29 luglio 2009
Vado subito nel prato
Non ci ero arrivato da solo, ma annusando un fiore gradevole mi sentivo un pò corraborare e respiravo più intensamente.
Eppure non avrei mai pensato che annusando una semlice margherita, una rosa del prato od anche uno di quei fiori gialli selvatici avrebbe provocato un effetto placebo come invece pare che sia e come sotto riportato.
E poichè serve a lenire anche lo stress corro subito nel prato.
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Arriva una conferma scientifica, per ora solo nei topi, del ruolo «terapeutico» delle fragranze floreali. Che annusare una fragranza floreale potesse essere piacevole, e magari anche rilassante, lo si sapeva già. Ma ora dal Giappone arriva anche una prova scientifica sull’effetto benefico sull’organismo delle fragranze floreali. Secondo uno studio da poco apparso sulla rivista Journal of argicoltural and food chemisty, l’inalazione di alcuni aromi può effettivamente incidere sull’attività dei geni e sulle cellule del sangue riducendo in modo significativo i livelli di stress, anche se per ora la ricerca è stata condotta solo sui topi e quindi da considerare ancora con una certa cautela. ODORI BENEFICI – «È’ empiricamente noto fin dai tempi antichi – si legge nell’introduzione all’articolo – che alcune fragranze hanno effetti psico-fisiologici sedativi, stimolanti, calmanti, antinfiammatori anti-convulsivi; l’odore del limone, per esempio, ha un effetto antidepressivo, mentre la valeriana induce il sonno».
Mossi da questo presupposto, Akio Nakamura e i suoi collaboratori hanno sottoposto alcuni ratti a situazioni di stress e verificato su di essi l’impatto dell’inalazione di linalool, un agente chimico responsabile di una fragranza presente in vari tipi di fiori come il the l’arancio, l’uva, il mango, il limone o la lavanda. Risultato: il linalool, comunemente impiegato in prodotti commerciali ha svolto un’azione repressiva su alcuni cambiamenti nelle cellule del sangue e nell’espressione dei geni che sono attribuibili allo stress. DAI TOPI AGLI UOMINI – In particolare, la sostanza avrebbe significativamente ridotto determinate mutazioni in 109 geni delle cavie sottoposte all’esperimento. Secondo i ricercatori, poi, il fatto che l’effetto della fragranza sia misurabile attraverso l’analisi del sangue potrebbe aprire a futuri test sull’uomo. fonte corriere.it
martedì 28 luglio 2009
Mi dispiace, ma oggi mi sento in outsourcing anch'io
Si fa tanto parlare di efficienza della PA, ma mi sembra che siamo ancora un pochino indietro.
Torno a casa trafelato dopo una mattinata di novello agricoltore alla cui condizione mi sono adeguato, ( in quanto le forze che contano hanno stabilito che io per la società non sono più molto utile…..forse sono utili quelli che possono dimostrare qualcosa in tasca…..ma questo sarebbe troppo lungo e vetusto). Sono stanco ma contento, ma arriva una telefonata……la solita telefonata inopportuna.
Era l’amministrazione di un Comune che non è il mio, ma un Comune della Provincia su cui grava la casa di abitazione di mio suocero.
Circa un anno e mezzo fa dimostrai loro che era stato fatto il pagamento dell’ICI 2003 tramite Bancoposta on line (cento volte al giorno sentiamo alla TV che bisogna essere on line….ed io lo ero già qualche anno fa).
La signorina aveva ripreso la pratica polverosa ed aveva trovato il mio nome…polveroso anche quello e mi ha detto che ora mancavano i versamenti degli anni 2004 e 2005 con un fondo di soddisfazione, quella soddisfazione che si prova quando si riescono a mettere in mora le persone e che tanto va di moda in Italia.
Dovevo fare la ricerca urgente dei pagamenti anche di quegli anni e mandargli un Fax urgente. Come se non bastasse mi ha fatto presente che, nel frattempo , il tutto era passato ad una società di outsourcing (recupero crediti), perché loro erano in numero esiguo e quindi dovevano giovarsi dell’opera di collaboratori esterni. Mi sono trattenuto ma stavo sbottando:
Signorina cara, intanto se lei avesse controllato 10 Ici al giorno ( 1 all’ora) avrebbe controllato 2750 pagamenti all’anno e molto probabilmente io avrei dovuto ricercare le ricevute qualche anno prima perdendo molto meno tempo;
Per un importo che, nel caso, si dovrebbe aggirare, anche qualora non fosse stato effettuato il pagamento, come invece sicuramente è avvenuto, di Eur 200,00 e non di più Lei mette in ballo una società di recupero crediti il cui normale atteggiamento è per forza differente tra il rapporto normale che ci dovrebbe essere tra cittadino e l’amministrazione più vicina come quella comunale.
Metta in galera mio suocero che ha 88 anni, una badante che paga mia moglie perché lui ha una pensione minima e che, anche lui, dalle Istituzioni credo abbia ricevuto, per ora, solo richieste e mai un vantaggio, neanche piccolo e neanche da vecchio.
Stasera signorina cercherò tutta la sera le sue ricevute se ci riesco, le manderò a Lei ed alla società di outsourcing quando si presenterà ( il nome stesso fa paura) e spero per Lei che non riesca a trovare quello che cerca almeno la sua soddisfazione di mettermi in mora potrà andare al massimo e la sua eccitazione sarà pari ad una fans di Vasco Rossi quando fa il concerto a San Siro e potrà fare di una pratica piccola piccola un affare di Stato o….. di Granducato. Anzi fossi in Lei avvertirei subito le Forze dell’Ordine perché vengano subito ad arrestarmi. L’altro giorno mi hanno rubato in casa e nessuno ha trovato niente perché mi dicono che è molto difficile trovare i ladruncoli, poveri ragazzi, ….
Ma basta, non posso perder tempo …devo andare subito a cercare le ricevute dell’ICI del 2004 e 2005 di mio suocero. Anzi ora che mi ricordo ……nonostante la sua urgenza, per questa settimana, dovrà aver pazienza, non Le posso cercar proprio un bel niente,
purtroppo mi sento molto in outsourcing anch’io .
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lunedì 27 luglio 2009
LE TANTE VIE DEL……….CAFFE’
Specie principali
Arabica. La specie che è stata usata per prima è Coffea arabica, una pianta originaria dell'Etiopia (dove il caffè viene chiamatobuna), del Sudan sud-orientale e del Kenya settentrionale e in seguito diffusasi nello Yemen, luogo in cui, peraltro, si ebbero le prime tracce storiche del consumo della bevanda, nel lontano 1450 tra i seguaci del sufismo.
I semi di Coffea arabica hanno un contenuto di caffeina molto inferiore a quelli delle altre specie di larga diffusione e rispetto alle altre specie è autoimpollinante,cioè autogama e inoltre predilige coltivazioni ad alta quota (tra 1000 e 2000 metri).
La coltivazione di Coffea arabica fuori dei territori d'origine è iniziata molto presto, p.es. in Indonesia nel 1699.
Robusta. Molto coltivata oggi è Coffea robusta (o Coffea canephora, nome considerato scientificamente più corretto ma poco usato commercialmente). È una specie originaria dell'Africa tropicale, tra l'Uganda e la Guinea, molto adattabile (cresce anche a quote inferiori ai 700 metri) e perciò più economica. La sua coltivazione è iniziata solo nell'Ottocento. È una pianta allogama, quindi richiede impollinazioni incrociate che la possono differenziare geneticamente con più facilità rispetto alla arabica.
Liberica. Tra le specie di cultura meno diffusa, la più importante è Coffea liberica, originaria della Liberia e coltivata, oltre che in Africa occidentale, soprattutto inIndonesia e nelle Filippine.
Excelsa. Nel1903 è stata scoperta in Africa una nuova specie di alberi del caffè, battezzata con il nome di Coffea excelsa. Tuttavia, successivamente, i botanici hanno ritenuto che questa specie fosse in realtà solo una varietà di Coffea liberica e il suo nome scientifico corretto è quindi Coffea liberica var. dewevrei.
La varietà continua a essere chiamata Excelsa da coltivatori e commerciali e viene considerata molto promettente.
Preso alla mattina a digiuno pare che il caffè sbarazzi lo stomaco dai residui di una imperfetta digestione e lo predisponga ad una colazione più appetitosa; va precisato ad ogni modo che una tazzina di caffè, cioè 10 cL di caffè, e un cucchiaino di zucchero, apportano all'organismo solo 45 calorie in totale, contro le 400 indicativamente raccomandate dai dietologi per una colazione bilanciata, una che cioè fornisca il 29% delle calorie consumate nelle 24 ore successive: è fortemente sbagliato, pertanto, sostituire la colazione con una semplice tazzina di caffè, aggiungendo a ciò che, contrariamente al pensiero comune, trascurare la colazione espone gravemente all'obesità gli individui predisposti ad ingrassare. Resta inoltre valida la raccomandazione della Food and Drug Adminstration di "evitare se possibile i cibi, le bevande e i medicinali che contengono caffeina, o comunque consumarli solo raramente". Molti ricercatori sconsigliano il caffè decaffeinato, cioè quello contenente meno del 0,1% di caffeina, rimarcando l'uso di solvente tossico per eliminare la caffeina, del quale rimarrebbero tracce, che tuttavia per legge dovrebbero non essere sopra una soglia minima, comunque considerata dai medesimi detrattori troppo alta (es. etilmetilchetone: 20 mg/kg; se subisce reazioni di condensazione, forma dei veleni). In realtà molte aziende utilizzano dei metodi di produzione del decaffeinato che non necessitano di alcun solvente realmente tossico, e che quindi si possono considerare sicuri.
Il caffè in borsa
Ogni anno, milioni di sacchi di caffe' partono dai paesi produttori, per soddisfare i palati di milioni di consumatori residenti nei paesi dove, purtroppo, il caffe' non crescera' mai. Il mercato del caffe' e' quindi un mercato mondiale dal volume di scambi enorme. A presiedere questo enorme via vai di chicchi e' preposta L'Organizzazione Internazionale del caffè (ICO) cui aderiscono quasi tutti i paesi produttori e quasi tutti quelli consumatori. L'ICO opera per sviluppare il consumo di caffe' nel mondo e per regolamentare il mercato. Il mercato del caffe' avviene ogni giorno a Wall Street, Londra, Parigi, Le Havre. Sono da citare in particolare le Borse americana ed inglese: la New York Coffee Sugar and Cocoa (Nycsc) che riguarda le quotazioni delle partite di arabica e la London Coffee terminal Market, relativa ai prezzi dei robusta.
Come tutte le commodities anche il caffè viene anche trattato future: ma questo è un classico, signori e dipende da una cosa semplice e vecchia che mi ricorda anche la mia gioventù, quando mia madre vendeva i conigli: un commerciante va dal contadino e vede la sua figlioletta senza scarpe; tieni gli dice ti dò mille lire e vai a comprare le scarpe a Gioconda, poi ad ottobre mi dai tutta la covata di conigli ed io ti darò 1500 lire. A volte i "future" sono più semplici di quanto si pensa e non serve un Master per capirli.
venerdì 24 luglio 2009
Occorre essere ottimisti per diventarlo......
".......Partiamo da un presupposto, “ogni persona dispone di un potenziale incredibile”, questo è già stato accertato da chi studia la natura umana, lascio agli esperti il dimostrarlo, fatto sta che l’essere umano sia biologicamente sia cerebralmente ha un potenziale talmente grande che il misurarlo sfugge persino alla scienza. A volte le circostanze portano le persone a farne uso, magari in quel momento si trovano a non poterne fare a meno….vedi tante situazioni estreme, comunissimi individui eroicamente compiono gesti incredibili, impensabili anche per loro stessi, il più delle volte ciò accade inconsapevolmente, mentre in circostanze normali quel coraggio, quella forza, quella calma e freddezza di nervi, quella serenità, quell’entusiasmo rimane latente, addormentato da qualche parte. Qual è la fregatura di non poter accedere al nostro potenziale ogni qualvolta lo vogliamo rendere disponibile al momento? La fregatura è che nessuno ci ha mai insegnato a farlo. Abbiamo il libretto di istruzioni dei nostri elettrodomestici, del nostro telefonino, ma non aabbiamo il libretto di istruzioni di noi stessi. Che fregatura. E che devo fare; devo andare dallo psicologo?
Assolutamente no, partiamo da una cosa che ci sarebbe scritta nel nostro libretto di istruzioni, che ci potrebbe essere d’aiuto nello sfruttare al meglio quel potenziale Questa cosa è il dialogo interno. Ognuno di noi, in maniera conscia o inconscia fa a se stesso continuamente delle domande, su tutto, anche in questo momento mentre state leggendo il vostro cervello si pone domande alla ricerca di risposte per confermare se ciò che dico corrisponde a verità, per voi. La maggior parte della vostra realtà quindi dipende dalle cose che dite a voi stessi. ?
Che cosa dovrei fare per me stesso oggi, che invece, per qualche motivo sto rimandando e non sto facendo?
Che cosa mi trattiene o mi impedisce di fare questa cosa?.............."
Estratto- da goodnews- le-domande-potenti-rendono-le-risposte-potenti-
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Per contro, i fiduciosi a oltranza di cui stiamo discutendo hanno acquisito la convinzione - a volte per un caso altrettanto fortuito - di avere un grande potere sulle circostanze, e questa certezza d'essere al posto di guida li aiuterebbe a resistere anche dopo che gli altri si sono arresi da un pezzo.
Nonostante la paralisi causata dalla poliomielite, Franklin D. Roosvelt possedeva un'energia fisica eccezionale. Al suo ritorno nella capitale da un tour estenuante, con l'aria d'essere fresco e riposato, qualcuno gli domandò come potesse fare tante cose senza sentirsi stanco. "Lei" rispose Roosvelt "sta parlando con uno che ha speso due anni a tentare di imparare come si agita un alluce".
da "La forza dell'ottimismo" di Alan Loy McGinnis - Edizioni "Le guide de Il Sole 24 ore"
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Oltretutto la forza di attrazione di cui abbiamo parlato in un precedente post, ci riferiva che pensare positivo porta positività e viceversa. Sognare qualcosa e volerlo intensamente prima o poi favorirà il raggiungimento di quella cosa. Per essere ottimisti occorre diventarlo con la forza di volontà; è come andare in una palestra dello spirito e far finta di camminare in un tappeto fatto di petali di rose, con tanti fiori ed anche qualcosa di più profano.
Ed allora in questi afosi pomeriggi festivi alleniamoci a sognare qualcosa, a reiterare quel sogno e a volerlo intensamente.......
Forse quel favoloso montepremi della Lotteria questa volta non ci sfuggirà...e poi, se dovesse andar male pensiamo a quanto siamo fortunati a vivere nella nostra Montagnola e, per questo, la nostra lotteria l'abbiamo già incassata.
Nel frattempo....
BUON FINE SETTIMANA A TUTTI E BUONA DOMENICA
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giovedì 23 luglio 2009
Col cavolo..........signori!
mercoledì 22 luglio 2009
Il destino
martedì 21 luglio 2009
The magnificent desolation.....but many years later
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lunedì 20 luglio 2009
Magnifica desolazione ......ma molto più tardi
Un finestra sul mondo
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Bonjour à vous toutes et à tous - 34 videos http://babette-laroulotteamoi.blogspot.com/2014/05/34-videos.html10 anni fa
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Today's goal is trying to find joy, not in anyone else... - [image: Photobucket] Today's goal is trying to find joy, not in anyone else, but in simply doing art for myself. Ori...10 anni fa